di Lorenzo Parolin[S3/118]
L’uomo medio nasce povero, egoista e lontano da Dio. Da questa posizione base (0) inizia a crescere avendo davanti a sé una raggiera di possibilità. Se sceglie la direzione principale e si porta ai punti (1) e (2) avrà una evoluzione di tipo spirituale che si traduce quasi tutta in avvicinamento alla fonte della Felicità, con aumento ragguardevole della gioia. Se sceglie la direzione laterale e si porta ai punti (3) e (4) avrà una evoluzione di tipo materiale con conseguente allontanamento dalla Fonte della Felicità e crescita dell’insoddisfazione. Sotto la linea di crescita zero tutto il successo mondano, pur reale e cospicuo, ai fini della felicità è puramente illusorio. Un vasto regno, una moglie affascinante e imprese straordinarie costituiscono altrettanti ostacoli all’elevazione dell’uomo. La creazione materiale è energia del Supremo, cioè divina, e non può essere illusoria, ma se la si usa per una evoluzione laterale dà risultati deludenti. È appena il caso di osservare che anche la miseria produce riduzione di felicità. Vengono poi le combinazioni della “fede nella materia” con la “fede nelle proprie capacità”. In questi paraggi troviamo i trafficoni (5), i politici (6), i capitalisti (7) e i furfanti (8). Saranno anche quelli che dispongono di maggiori risorse materiali e che possono vantare i successi mondani più cospicui, ma li ottengono a loro danno. Poiché si allontanano da Dio sono gli esseri più disgraziati. Non fissarti sulla quantità della crescita; la direzione è più importante. La corsa alla felicità privata, senza un’apertura alla dimensione sociale e a quella dell’Assoluto fa crescere dei grandi personaggi, ma non uomini degni di tale nome.
[rif. www.lorenzoparolin.it S3/118]